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Commercialista

PARTITA IVA PER PROFESSIONISTI

Tutto ciò che devi sapere

Hai terminato la tua formazione come Massaggiatore Professionista e sogni di lavorare in autonomia, con orari flessibili e la libertà di scegliere dove e con chi collaborare?

È arrivato il momento di aprire la tua Partita IVA come massaggiatore e diventare finalmente un libero professionista del benessere.

 

Molti massaggiatori iniziano come dipendenti presso centri benessere, palestre, SPA o hotel. Ma se desideri più libertà, riconoscimento e opportunità — anche all’estero — aprire la Partita IVA è il passo giusto.

Come aprire la Partita IVA da Massaggiatore

Aprire una Partita IVA può sembrare complicato, ma in realtà è un procedimento semplice, veloce e gratuito.

Il primo passo è compilare il modulo AA9/12, scaricabile anche online, per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della tua attività.

 

Vediamo insieme i punti fondamentali da considerare.

1. Scelta del regime fiscale

 

Per chi inizia un’attività come massaggiatore, il regime forfettario è quasi sempre la scelta più vantaggiosa.

Questo regime, pensato per i lavoratori autonomi, offre numerose agevolazioni fiscali:

 

  • Imposta sostitutiva unica del 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni).

  • Esenzione da IVA, quindi niente dichiarazioni o liquidazioni periodiche.

  •  Esonero dalla ritenuta d’acconto.

  • Esonero dal pagamento di IRAP, addizionali comunali e regionali.

 

Tuttavia, ci sono alcuni limiti da rispettare:

 

•⁠  ⁠Fatturato annuo massimo: 65.000 €.

•⁠  ⁠Compensi per collaboratori o dipendenti: massimo 20.000 €.

•⁠  ⁠Reddito da lavoro dipendente (se presente): non oltre i 30.000 €.

•⁠  ⁠Non essere titolare di un’altra attività con regime agevolato o IVA speciale.

 2. Codice ATECO per il massaggiatore

 

Per l’apertura della Partita IVA, dovrai indicare un codice ATECO, ossia la categoria di attività economica svolta.  

Il codice corretto per il massaggiatore olistico è:

👉 86.99.09 – Altri servizi per la persona n.c.a.

 

Con questo codice, il coefficiente di redditività è del 67%, il che significa che il 33% del tuo fatturato viene considerato come spesa forfettaria.

 

Esempio pratico:

Se in un anno incassi 10.000 €, il 67% (6.700 €) rappresenta il reddito imponibile su cui pagherai il 5% o il 15% di imposta.

3. Contributi previdenziali

 

Non esistendo una cassa previdenziale specifica per i massaggiatori, dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS.

Questo sistema prevede un versamento percentuale sui tuoi guadagni, senza contributi fissi. L’aliquota viene aggiornata ogni anno (in media intorno al 26–27%).

 

Riprendendo l’esempio precedente:

su 10.000 € di fatturato, verseresti circa 1.740 € di contributi previdenziali.

4. Consigli pratici per iniziare

 

Aprire la Partita IVA è solo il primo passo: per avviare bene la tua attività, è utile pianificare con attenzione.

Ecco alcuni suggerimenti:

 

  •  Affidati a un commercialista esperto: ti aiuterà a compilare i moduli correttamente e a scegliere il regime più adatto.

  •  Crea la tua identità professionale: un logo, un sito web o una pagina social curata aumentano la tua visibilità.

  • Aggiorna continuamente le tue competenze: più tecniche conosci, più valore offri ai tuoi clienti.

Conclusioni

 

Aprire la Partita IVA come Massaggiatore Professionista è un passo importante verso la libertà lavorativa e la crescita personale.

All’inizio può sembrare complesso, ma con le giuste informazioni e il supporto di professionisti, il percorso diventa chiaro e accessibile.

 

Hai dubbi o desideri un consiglio personalizzato?

📞 350.0401809

📧 [accademia.aisom@gmail.com]

Oppure contatta direttamente il nostro commercialista di fiducia

Il team dell’Accademia AISOM è sempre disponibile per aiutarti a realizzare il tuo sogno professionale.

 

👉 Scopri anche i nostri Corsi Professionali di Massaggio e approfondisci tutto ciò che serve per avviare la tua attività con successo.

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